ACCENSIONE DEL RISCALDAMENTO 2020: IN ATTESA DI APPLICARE IL SUPERBONUS

accensione del riscaldamento

Il periodo di accensione del riscaldamento diventa strategico per progettare interventi di riqualificazione degli impianti termici, predisponendo per tempo quanto necessario per avviare i lavori al termine della stagione termica, fruendo così del Superbonus 110%.

15 ottobre 2020: si dà oggi il via all’accensione del riscaldamento nella Zona E (corrispondente alla zona Padana), alla quale via via seguiranno le altre aree dello stivale, con attivazione tra novembre e dicembre. Da sempre Rete IRENE ha prestato particolare attenzione a questa tematica, sensibilizzando l’utenza sulle operazioni e i controlli da mettere in atto in previsione del momento di accensione. Quest’anno, però, alle solite argomentazioni va ad aggiungersi una novità importante: il Superbonus 110%.

Sì, perché il recentissimo provvedimento emanato dal Governo prevede importanti incentivi per gli interventi sulle parti comuni degli edifici sintetizzabili nell’esecuzione del cappotto termico, nell’efficientamento dell’impianto termico e, se presente, della produzione di acqua calda sanitaria.

Una situazione estremamente favorevole per promuovere la riqualificazione energetica degli immobili, che tuttavia, per quanto riguarda l’efficientamento degli impianti, non potrà trovare riscontro immediato essendo ormai avviata la stagione termica con conseguente impedimento nella realizzazione degli interventi.

Fondamentale sarà quindi per gli Amministratori e i condomini più avveduti scegliere di intervenire con immediatezza a stagione invernale conclusa, dando mandato per riqualificare le centrali termiche a partire dalla primavera, quando finalmente si potrà agire sfruttando tutti i vantaggi dati dal Superbonus o, eventualmente, dagli altri incentivi già presenti.

Ma per muoversi tempestivamente alla fine della stagione termica è necessario sfruttare già questo periodo invernale di accensione del riscaldamento per effettuare tutte le verifiche tecniche, individuare gli interventi da effettuare, svilupparne la progettazione, organizzare i lavori e conferire gli incarichi.

L’importanza di sfruttare questa temporalità sta nel vantaggio che essa può consentire per inquadrare al meglio l’intervento da eseguire sull’impianto termico, integrandone eventualmente la riqualificazione con interventi di miglioramento dell’involucro edilizio (binomio importantissimo per andare a progettare e costruire un sistema bilanciato ed efficiente). Non da meno, la verifica della fattibilità del passaggio delle due classi energetiche necessita di una seria Diagnosi Energetica dell’edificio eseguita da un professionista incaricato dal condominio che determinerà le opere da eseguire e la loro possibilità di rientrare nell’incentivo fiscale del 110% o in altre possibili agevolazioni.

Vi è pertanto la necessità che tali valutazioni inizino da subito, per consentire il corretto esame delle opere, la loro approvazione da parte dell’assemblea condominiale e la conseguente delibera di incarico per l’esecuzione dei lavori, tutti passaggi che purtropp,o in questo periodo, sono resi meno agevoli a causa del COVID-19, ed essere così pronti alla riqualificazione impiantistica al termine della stagione di riscaldamento con esecuzione dei lavori tra maggio e settembre.

Quali sono quindi gli step da attivare nel periodo di accensione del riscaldamento?

  • Prima di tutto occorrerà partire con una diagnosi energetica che permetterà di determinare la potenza dell’impianto termico e la tipologia di intervento da eseguire (sostituzione del generatore di calore con sistemi ad alto rendimento, installazione di pompa di calore con fotovoltaico o integrazione con solare termico, sistemi di telecontrollo).
  • Una volta eseguita la diagnosi energetica, si comprenderà il reale fabbisogno energetico dell’impianto che permetterà di evitare il sotto o sovradimensionamento, gli sprechi energetici e costi aggiuntivi.
  • Ultimo step sarà quello di concordare in tempi strettissimi la data di inizio degli interventi sulla parte tecnologica.

Va sottolineato che l’intervento di riqualificazione degli impianti trova la sua massima espressione di in termini di miglioramento dell’efficienza energetica quando è coniugato con la riqualificazione dell’involucro dell’edificio, con la possibilità di utilizzare un incentivo come il Superbonus sfruttandone tutta la sua capacità economica. Avviare un intervento totale – intervenendo sull’intero edificio e non solo l’impianto termico – permette di ottenere risultati ancor più ragguardevoli, basti considerare che una casa o un condominio riqualificati garantiscono non solo benefici a livello ambientale, ma anche in termini di comfort, incremento di valore sul mercato immobiliare e risparmio economico per l’utente.

Nel caso, comunque, non fosse possibile raggiungere i requisiti sufficienti per ricorrere al Superbonus (mancato miglioramento di 2 classi energetiche) è tuttavia possibile intervenire per migliorare l’efficienza degli impianti ricorrendo agli incentivi previsti dall’Ecobonus (50-65%) oppure con altri strumenti quali, ad esempio:

  • Contratto Servizio Energia Plus (DL 115/08) con durata concordata con il Committente per consentire l’ammortamento dell’investimemto, che garantisce, per tutta la durata del contratto stesso, il risultato dell’intervento effettuato (con conseguente risparmio energetico ed economico per il condominio).
  • Contratto a Risparmio Garantito perfezionato in forma esclusiva da Rete Irene con Altroconsumo che, anche in questo caso, offre una piena garanzia di risultato nel contenimento dei consumi energetici.

APPROFONDISCI IL SUPERBONUS 110 NELLA PAGINA DI RETE IRENE DEDICATA AGLI INCENTIVI FISCALI

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