LE PITTURE ISOLANTI NON ESISTONO

pitture isolanti

Le pitture isolanti sono state spesso presentate come soluzione miracolosa per ridurre i consumi energetici nelle abitazioni, addirittura come potenzialmente alternative ad un intervento con cappotto termico. Vediamo insieme qualche semplice dato tecnico utile a fare chiarezza su questo tema.

Una semplice pennellata non può in alcun modo sostituirsi ad un cappotto termico nella regolazione della temperatura interna di un edificio e nella riduzione dei suoi consumi energetici.

Si legge correntemente di pitture innovative in grado di garantire l’isolamento termico degli edifici capaci di produrre gli stessi risparmi energetici di pannelli isolanti di spessore 10 cm.

Questi prodotti vengono definiti pitture isolanti o termoisolanti utilizzando termini impropri che dal punto di vista tecnico non possono esistere, perché non sussistono i principi della fisica tecnica con cui vengono definiti i parametri per valutare l’efficacia dell’isolamento termico in un edificio.

Fondamentalmente non sussistono i requisiti di Resistenza Termica che attribuiscono ad un sistema tecnico le caratteristiche “termoisolanti”. La Resistenza termica Rt, unità di misura mqK/W, rappresenta la capacità di un materiale di opporsi al passaggio di calore. Il suo valore è fornito dal rapporto tra lo spessore del materiale e la sua conducibilità termica λ, lo spessore del materiale gioca quindi un ruolo importante: tanto più esso è elevato, tanto maggiore sarà la resistenza termica e di conseguenza saranno migliori le caratteristiche isolanti del materiale considerato.

Questo principio fisico spiega in modo immediato perché è impossibile definire una pittura “termoisolante”
Caparol, con una storia di 120 anni nella produzione di pitture e vernici per l’edilizia professionale, partner di Rete IRENE, spiega attraverso un pratico esempio come le pitture non possono essere termoisolanti per la loro natura applicativa.

  • Un pannello isolante in EPS di 1 cm di spessore ha una conducibilità termica di 0,040 W/mK e una resistenza termica di 0,25 m2K/W;
  • Un film di pittura di 300 micron ha conducibilità termica di 0,080 W/mK e resistenza termica di 0,00375 m2K/W.

È chiaro che le pitture isolanti per avere le prestazioni di un cm di un EPS dovrebbero essere applicate con uno spessore di almeno due centimetri oppure avere una conducibilità pari a 0,0025 W/mK, valore da cui sono lontanissimi anche i materiali di ultimissima generazione.

A sfatare questi falsi miti ci ha pensato, già nel 2014, Altroconsumo l’associazione per la tutela e difesa dei consumatori, che ha effettuato un test su quattro note marche di pitture vendute come termoisolanti, pubblicate sulla Guida “Il piacere della casa isolata” dimostrando che le pitture non esercitano alcun potere isolante effettivo sulla parete.

Questi test sono stati poi utilizzati per la pubblicazione di un duro comunicato da parte della Commissione Tecnica Cortexa, da oltre 12 anni impegnata a diffondere la cultura dell’Isolamento Termico a Cappotto in Italia, a tutela del proprio progetto associativo che riunisce le più importanti aziende del settore per sgombrare il campo da false promesse e tutelare tutta la filiera inclusi i committenti finali delle opere edili.

L’isolamento termico di un involucro edilizio è un processo complesso che mira a fornire una migliore prestazione energetica dell’edificio, garantendo al committente un risparmio energetico fino al 50% e un comfort abitativo che non sussistevano prima dell’intervento, oltre ad una diminuzione di emissioni nocive in atmosfera a beneficio dell’ambiente.

Parliamo di fasi lavorative che comportano una serie di competenze e un’esperienza tale che hanno solo imprese qualificate, preparate tecnicamente, con personale continuamente aggiornato, e di materiali che devono essere sempre certificati, in particolare il “Sistema a Cappotto” deve avere il Benestare Tecnico Europeo (ETA) per essere certi che tutti i componenti siano stati testati per potere essere utilizzati assieme e durare nel tempo.

Purtroppo troppo spesso una proposta commerciale selvaggia, non supportata da documentazione tecnica adeguata, convince il consumatore utilizzando la leva del prezzo più basso, annullando così il valore della competenza, della qualità dei materiali e della serietà delle imprese.

Ben vengano i test di Altroconsumo, le prese di posizione del Comitato tecnico Cortexa e di tutte quelle associazioni che riescono a tutelare l’utente finale e tutti quei professionisti che da anni si impegnano seriamente ad eseguire lavori di qualità per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici esistenti.

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