SCARSITÀ DELLE MATERIE PRIME IN EDILIZIA E AUMENTO DEI PREZZI

scarsità materie prime in edilizia

Le forniture delle materie prime in edilizia sono dimezzate e i prezzi raddoppiati, con conseguenze importanti sulla gestione dei cantieri della Riqualificazione Energetica. Ne abbiamo parlato con Fabio Baistrocchi – Direttore Commerciale Edilizia de L’Isolante, che ha evidenziato come questo problema impedisca di utilizzare pienamente l’opportunità di fare efficienza energetica offerta dal Superbonus.

La scarsità di materie prime in edilizia e il conseguente aumento dei prezzi è iniziato i primi mesi del 2021 e riguarda soprattutto metalli, materie plastiche derivate dal petrolio, calcestruzzo e bitumi.

La causa è dovuta a molteplici fattori dalle chiusure forzate della Pandemia al blocco del canale di Suez, dalle condizioni meteo particolarmente sfavorevoli che hanno prodotto uragani e gelo, alla disponibilità ridotta del mercato asiatico causata da una domanda notevolmente aumentata in Cina.

Un problema Globale ma ancora più accentuato in Italia sia perché il nostro Paese dipende quasi completamente dalla produzione di altri Paesi sia per l’effetto trainante degli incentivi fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici.

Le principali associazione di categoria sono intervenute per chiedere al Governo interventi tempestivi per tutelare la filiera edile, in prima linea ANCE che ha aperto un dialogo con il Ministero dell’Economia e quello delle Infrastrutture chiedendo una misura urgente che metta a riparo i cantieri del Recovery e del Superbonus dalle fluttuazioni dei mercati internazionali e specificando che tutti i principali Paesi europei sono già intervenuti.

In un recente comunicato si è espresso anche Andris Pavan, Presidente di Cortexa, evidenziando come la scarsità di materie prime in edilizia influenza la disponibilità di tutti i componenti del Sistema a Cappotto, ma che questo non deve influire sulla qualità del prodotto finale invitando tutti gli attori della filiera a continuare ad accertarsi di scegliere e applicare Sistemi a Cappotto dotati di certificazione ETA.

Noi abbiamo deciso di affrontare l’argomento con Fabio Baistrocchi Direttore Commerciale Edilizia de L’Isolante, azienda specializzata nella produzione di polistirene espanso sinterizzato destinato all’isolamento termico in edilizia, partner industriale e tra le aziende fondatrici di Rete IRENE.

scarsità delle materie prime
In questo momento quanto riuscite a soddisfare la domanda del settore?

Le richieste di fornitura di materiale isolante è letteralmente esplosa a seguito dell’introduzione del Superbonus 110%. Attualmente non siamo in grado di evadere oltre il 40-50% della domanda, ma in futuro il problema sembra destinato ad intensificarsi con un conseguente aumento degli ordini inevasi. Alla nostra azienda sono mancate grosse forniture di materie prima ma il problema è di dimensioni più ampie perché oltre al materiale isolante cominciano a venire meno anche altri componenti fondamentali per realizzare il sistema a cappotto.

Materie prime in edilizia dimezzate e prezzi raddoppiati, in Italia la causa principale potrebbe essere dovuta al Superbonus?

No, il problema è Globale! L’Italia si differenzia dal resto dell’Europa per una richiesta straordinaria causata dal Superbonus, un incentivo con tempi molto ridotti che crea volumi decisamente importanti, difficili da gestire per l’industria Italiana che riceve le materie prime dai paesi esteri.

Cosa propone per risolvere questa situazione e perché il settore non si blocchi?

Con il Superbonus abbiamo un’importante occasione di fare cultura su uno dei temi più urgenti: il risparmio energetico. Parliamo di un’opportunità realizzabile grazie alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente che in questo momento non si può sfruttare pienamente perché è necessario risolvere il problema dell’approvvigionamento delle materie prime in edilizia.

Tutti gli attori del settore si devono impegnare congiuntamente ad evitare il blocco delle attività perché gli interventi di Riqualificazione sono determinanti al fine di raggiungere gli obiettivi Europei di minori emissioni in ambiente, che ci siamo impegnati a rispettare.

Abbiamo bisogno che le istituzioni intervengano urgentemente con un meccanismo che tuteli la filiera e di conseguenza l’utente finale, affiancato da una programmazione consapevole e strutturata delle attività nel futuro.

Le imprese e le industrie hanno bisogno di avere maggiore chiarezza sui termini del Superbonus e soprattutto su quale strategia di incentivazione sarà applicata dopo. Attualmente stiamo vivendo in una bolla ed abbiamo bisogno di avere un piano strutturato e di una prospettiva per organizzare gli investimenti futuri e rispondere in modo adeguato alle richieste dei clienti.

È necessario sollecitare un intervento strutturato del governo per interrompere questo meccanismo che rallenta un processo di ripresa economica e sociale e soprattutto impedisce di ridurre i consumi energetici degli edifici e i conseguenti benefici ambientali.

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