LA TRANSIZIONE ENERGETICA NECESSARIA PER RIMEDIARE AL DISASTRO ECOLOGICO

La transizione energetica necessaria per salvaguardare il pianeta

Durante l’evento “Route to 2030” è stato ampiamente parlato di transizione energetica e del tema fondante per Rete IRENE: la salvaguardia Ambientale.

E’ stato Mario Tramontin, Vice Presidente di Rete IRENE, con il suo intervento a lanciare un sentito grido di allarme sui cambiamenti climatici ed un accorato appello alla sostenibilità.

Mario Tramontin è un grande appassionato di montagna, ama la natura e l’aria aperta, trekker esperto vive l’avventura di Rete Irene non solo come una sfida imprenditoriale ma come una battaglia etica ed ambientale per la tutela del territorio.

Ha approfittato del palco dell’evento per ribadire l’urgenza di politiche attuative per la transizione energetica al fine di contrastare la gravità della situazione in cui versa il nostro ecosistema

Lo ha fatto citando nell’apertura del suo intervento le parole di Marco Trezzi, un giovane alpinista che vive tra Bormio e Santa Caterina di Valfurva, anche lui appassionato, frequentatore e conoscitore della montagna in tutti i suoi aspetti, che il 21 maggio ha scritto sul suo profilo Facebook un post drammatico sull’attuale stato dei ghiacciai in Italia.

Non credo ci siano parole adeguate per descrivere appieno la situazione meteorologica che stiamo vivendo in queste ultime settimane, senza precedenti nella storia recente da quando l’uomo ha le tecnologie per registrare ciò che accade al nostro Pianeta, forse solo approcciandosi alle alte quote possiamo realmente coglierne la gravità, perché se ora possiamo continuare a fare finta di niente, nei prossimi decenni tutto questo avrà conseguenze sulle nostre vite, sotto molti aspetti, di questo ne sono certo. Questa mattina alle 6, ai 2760 metri del valico più alto d’Italia, si registravano +6°: ad oltre 3000 metri acqua che correva ovunque, ghiaccio nero in vetta all’Ortles, scariche di sassi dalle pareti più ripide, cascate lungo la parete ovest, pozze d’acqua in pieno ghiacciaio, rigelo quasi totalmente assente, perfino pioggia fuori dal Livrio, ed una Valle dei Vitelli mai vista a metà Maggio” Parte iniziale del testo, per il post completo cliccare il link.

La zona tra Bormio e Santa Caterina in Alta Valtellina è circondata da alcuni dei più belli ed imponenti ghiacciai delle Alpi, il gruppo dell’Ortles – Cevedale innanzitutto, la Val viola e le sue cime  e non lontano il gruppo Adamello-Presanella e le cime della Val Venosta. Un capolavoro della natura di ghiaccio che è stato costruito nei millenni e sta scomparendo

La gravità della situazione impone urgente attenzione.

Non possiamo continuare a far finta di niente, non possiamo continuare a rimandare azioni fattive per una vera transizione energetica, al fine di tentare di fermare i disastri climatici in corso, stiamo parlando di generazioni senza più futuro. Dobbiamo preservare il pianeta dove siamo tutti ospiti  e questo pianeta è gravemente malato, temo che abbiamo già passato il punto di non ritorno.” – Esorta Mario Tramontin nel suo discorso – “ Il paesaggio narrato da Mario Trezzi, il 21 di maggio a 3000 metri, descrive le montagne che stanno andando a pezzi e questa situazione è generalizzata: dalle Alpi Giulie al Gran Paradiso, dal Monte Bianco alla Svizzera, all’Austria” 

L’invito di Tramontin è una profonda riflessione anche sull’attuale comunicazione dei Media, concentrati principalmente su l’importazione del gas dalla Russia, senza preoccuparsi che il vero problema è un altro: invertire la rotta sui consumi energetici, smetterla di avvelenare il pianeta, operare per la radicale riduzione dei fabbisogni energetici.

Il giorno 8 giugno ha avuto luogo in Danimarca la 7a Conferenza globale annuale sull’efficienza energetica, dove l’Agenzia internazionale dell’energia, l’organizzazione più autorevole per quanto riguarda il coordinamento delle politiche energetiche dei Paesi membri, ha pubblicato uno studio dettagliato sull’importanza dell’efficienza energetica per la sostenibilità economica ed ambientale (VEDI ARTICOLO RETE IRENE).

L’imperativo è ridurre il fabbisogno energetico, un chiaro appello agli Stati ad agire subito, un appello che i media Italiani hanno ripreso in pochissimi, perché più occupati a capire gli accordi che stringerà il nostro Governo per acquistare gas da altre Nazioni.

Perché la nostra cultura è questa: mettere una toppa al problema, non affrontarlo in modo strutturale, innovativo e sostenibile. 

La transizione energetica è prima di tutto ridurre i consumi energetici! La transizione energetica NON può essere la riapertura delle centrali a Carbone, e neanche il SOLO utilizzo delle energie rinnovabili perchè per utilizzarle bisogna realizzare dei sistemi efficienti e dimensionare le rinnovabili per il SOLO fabbisogno necessario.

La comunicazione non può essere fatta di sole kword funzionali o per slogan di richiamo, la comunicazione deve essere fatta con dati alla mano, seguendo fonti e professionisti del settore che possono affrontare il problema in una dimensione totalitaria.

L’Italia è uno dei paesi più energivori di Europa e più degli altri Paesi Europei ha l’urgenza di pianificare una strategia nei prossimi 7-10 anni che metta in atto la transizione energetica con una drastica riduzione dei consumi. 

L’Ing. Carlo Castoldi che per Rete IRENE sta scrivendo la “Guida essenziale sul Cappotto Termico” nei suoi 45 anni di esperienza ha sempre sostenuto che l’energia più pulita è quella che si risparmia e noi in Italia abbiamo sicuramente “tanto” da fare.

Ringraziamo Mario Tramontin, Marco Trezzi e tutte quelle persone che, attraverso la loro passione per la natura, ci aiutano a capire la gravità nel quale versa il nostro ecosistema. 

NON SI PUO’ GIRARE LA TESTA DA UN’ALTRA PARTE, PERCHE’ SE NON SI CAMBIA CULTURA E SI AGISCE VERSO UNO STILE DI VITA SOSTENIBILE NON AVREMO PIU’ UNA “PARTE” DOVE GIRARCI.

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